Fai bei sogni, storia di un segreto (B2-C1)

fai bei sogni

Un segreto celato per anni negli archivi della sua redazione. Quella in cui aveva cominciato a scrivere articoli sportivi e nella quale sarebbe tornato dopo qualche anno da  vicedirettore. Un segreto che Massimo non aveva voluto svelare a se stesso. Aveva preferito nasconderlo nelle pieghe più profonde della sua anima per soffocarne il dolore sotto il peso di anni di nevrosi, paure e manie. Ma, dopo 40 anni,  quella verità sulla mamma morta suicida viene a galla. Prepotente, forte, agghiacciante. E Massimo è costretto a rileggere tutta la sua vita, le scelte e gli errori del passato. La solitudine, l’inadeguatezza e il senso di abbandono. Il dolore lo travolge, ma con l’aiuto di Elisa sua moglie, riesce a dominarlo.  Non a sconfiggerlo. Il dolore non lo puoi eliminare lo devi affrontare. E cosi esce finalmente dal rifugio interiore dove si era nascosto e comincia a vivere, ad amare. Da uomo. Perché come è scritto nel  romanzo “si diventa grandi nonostante”.

celato (hidden –caché), redazione (newsroom – rédaction), Quella (the one – cela), aveva cominciato (had begun – avait commencé), da (as –en tant que), svelare (to reveal hemself- se réveler), nelle pieghe più profonde (the deepest folds – les plis les plus profondes), soffocarne (to stiffle – étouffer), viene a galla (m.d. comes out – venir à la surface), prepotente (bossy), agghiacciante (spine-chilling – terrifiant), lo travolge (overwhelms him -le submerge), sconfiggerlo (to beat it -le vaincre), si diventa grandi nonostante (you grow up despite – on grandit malgré tout)

>“Fai Bei sogni” di Massimo Gramellini, dopo il successo in Italia dove ha venduto più di centomila copie in una sola settimana e più di un milione in pochi mesi,  sarà presto pubblicato anche in inglese con il titolo “Sweet dreams”.

Massimo Gramellini

Massimo Gramellini

Opera seconda del giornalista torinese, “Fai bei Sogni”, è un libro autobiografico in cui si racconta il lungo e doloroso percorso per superare il dramma più grande: la perdita di qualcuno che si ama. Un percoso che Gramellini racconta con passione e delicata ironia. “La vita va affrontata con più leggerezza – ha detto in una intervista – altrimenti si viene schiacciati. Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infatuazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, – ha spiegato l’autore -si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa. Sembra la fine, ma poi ti rendi conto che “nulla è il morire spaventoso è il non vivere”. Allora torni a vivere e ad amare». Ed è stato proprio cosi per Massimo Gramellini, il suo romanzo é stato per lui una sorta di catarsi. Una rinascita. Che, non solo, lo ho consacrato scrittore di successo ma gli ha svelato i contorni di una nuova vita, quella di un uomo adulto capace di vivere ed amare “nonostante”. 

Opera (book -œuvre), percorso (journey -chemin), altrimenti (otherwise – sinon), schiacciati (crushed -écrasés), peró (but -mais), a senso unico (one way – sense unique), si limita a negarci il suo (confines to deny his love – se limite à nous refuser son amour), ci toglie (takes away – enlève), ricambiato (reciprocated – réciproque),condivisa (shared -partagé), ma poi ti rendi conto che (then you realize that – puis tu te rend compte) una  sorta di (a kind of -une sorte), contorni (outlines – contours)

Pillole grammaticali: concordanza dei verbi

Quella (la redazione) in cui aveva cominciato a scrivere articoli sportivi e nella quale sarebbe tornato dopo qualche anno da vicedirettore

In questa frase troviamo la regola della concordanza dei tempi che descrive il rapporto temporale tra la frase principale e la frase secondaria.

Questo rapporto puó essere di anteriorità (l’azione della frase secondaria avviene prima della frase secondaria)

di contemporaneità (l’azione della frase secondaria avviene contemporaneamente a quella della frase princiaple)

di posteriorità (l’azione della frase secondaria avviene dopo di quella nella frase princiaple) sia nel presente che nel passato.

Nel nostro caso si tratta di un raporto di posteriorità nel passato (entrambe le azioni si svolgono nel passato e quella della frase secondaria é posteriori a quella della frase principale) per cui nella frase secondaria si usa il condizionale passato (sarebbe tornato)

Passato prossimo                 condizionale passato

Es: Ho letto che lo spettacolo sarebbe iniziato alle 9.00

Quando invece il rapporto é di anteriorità nella secondaria si usa il trapassato prossimo

Passato prossimo                            trapassato prossimo

Es: Ho immaginato che il giorno prima eri andato dal dottore

Se il rapporto è di contemporaneità si usa l’imperfetto o passato prossimo

Passato prossimo                        impefetto/passato prossimo

Es: Ho immaginato che quel giorno andavi/sei andato dal dottore

Per la concordanza dei tempi al presente vi consiglio questo link, dove troverete anche uno schema che aiuta a memorizzare la regola

http://www.pul.it/cattedra/files/16350/39_periodo_concordanza_tempi_indicativo.pdf

se invece avete voglia di esercitarvi ecco un link di esercizi on line http://www.adgblog.it/2010/12/13/esercizio-con-la-concordanza-dei-tempi/

e non eistate a scrivermi se avete bisogno di chiarimenti!

Buon lavoro!

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