“Le Meraviglie” di Alice conquistano il pubblico della Croisette (B2-C1)
Un’atmosfera arcaica. Una campagna semplice ed esotica. Una famiglia ancorata alle tradizioni. La magia di una fata e la felliniana presenza di un cammello in giardino. Gli ingredienti perché Le Meraviglie, opera seconda di Alice Rohrwacher, riscuotesse il successo della critica c’erano tutti. Ma ci sono voluti i dodici minuti di applausi esplosi in sala dopo la proiezione del film e la vittoria del Grand Prix, secondo premio più importante a Cannes, affinché se ne accorgessero anche gli italiani. Già uscito nelle sale cinematografiche italiane il film non stava, infatti, riscuotendo molto successo. Dal 22 maggio, però, tutto è cambiato. E “Le meraviglie” di Alice Rohrwacher dopo aver meravigliato gli esigenti spettatori della Croisette stanno meravigliando anche l’Italia.
ancorata (anchored – ancrée) cammello (camel – chameau) riscuotesse (earn – recueillit) ci sono voluti ( it was necessary – il a fallu) esplosi (gone off – éclatés) proiezione (screeening – projection) più importante (here: highest – plus haut) affinché se ne accrogessero anche gli italiani (in order that even the italians realize it – afin que même les italians se rendent compte) già uscito (already released – déjà sorti) meravigliato (amazed – ébahi) stanno meravigliando ( are mervelling – sont en train d’émerveillé)
Ambientanto in Umbria nella seconda metà degli anni ’90, Le Meraviglie è la storia di una famiglia bilingue, padre tedesco e madre italiana, che vive allevando api e producendo miele in un casolare sperduto nella campagna. La loro è una vita semplice fatta di regole, di lavoro e rapporto stretto con la natura. Fino a quando due eventi non irrompono in questa rurale oasi di pace. Il primo è l’arrivo di un ragazzo disadattato tedesco che, accolto nella famiglia per essere riabilitato, instaura un rapporto stretto con Gelsomina, la primogenita delle quattro figlie della coppia, rompendo l’equilibrio che fino a questo momento c’era stato tra lei e il padre. Il secondo evento è la presenza in paese della troupe televisiva di un reality show per contadini a cui Gelsomina vuole partecipare perché affascinata dalla presentatrice del programma una malinconinca fata “etrusca”, magnificamente interpretata da Monica Bellucci.
Ambientato (set – situé, déroulé) allevando api e producendo miele (raising bees and producing honey – de l’élevage d’abeilles et de la production de mile) casolare sperduto (remote farmhouse – ferme isolée) rapporto stretto (close relationship – relation étroite) irrompono (here: invade – violent) disadattato (misfit – inadapté) primogenita (the eldest – aînée) rompe l’equilibrio (disturbing the balance – en perturbant l’équilibre) paese (village) troupe televisiva (television crew – équipe de télévision) contadini (farmers – agriculteurs) interpretata (joué – played)
In un crescendo di suggestioni e emozioni la semplice realtà rurale della famiglia contadina, in cui è possibile riconoscere l’esperienza personale della regista e di sua sorella, che interpreta il ruolo della madre, è costretta dunque a scontrarsi con il nuovo avanza e ad adeguarsi alle sue regole. Il risultato è una realtà priva della magia della fiaba. Una realtà ben rappresentata dalla locandina del film in cui si vede il volto di una bambina su cui passeggiano delle api. Una scena surreale perché quella bamabina sembra non abbia paura né provi stupore. Il suo sguardo sul mondo è irreale, come quello che la protagonista ha sulla sua famiglia nel periodo dell’infanzia e che inevitabilmente cambia con “l’arrivo” dell’adolescenza.
è costretta (is forced – est forcée) a scontrarsi (to struggle – lutter) fiaba ( fairy tale – conte de fées) locandina (poster – affiche) stupore (wonder -émerveillement)
Il film, analizzando i rapporti umani tra i personaggi ed in particolare quello tra Gelsomina e il padre, che la stessa regista ha definito un amore piccolo e forte, sembra voglia portare lo spettatore ad interrogarsi sul senso del progresso della civilità contemporanea e sul prezzo che si paga per raggiungerlo. Il soggetto del film è semplice quanto potente. È un film sulla vita e sul modo in cui chiunque cerchi sempre di adattare le proprie regole a quelle del mondo. È una storia che parla dei cambiamenti continui a cui le nostre vite vulnerabili sono soggette e sulla meraviglia che può scaturire da piccoli ed apparentemente insignificanti dettagli. “Quella meraviglia che – ha detto la regista – esattamente come la parola ‘tradizione’, negli ultimi tempi è diventata una parola di facile scambio, associata spesso a promesse di grandi emozioni, meravigliose appunto”, ma effimere.
in particolare (especially – en particulier) portare (lead – amèner) interrogarsi (wonder – s’interoger) quanto (yet – mais) cambiamenti continui (ongoing changes – changements en cours) scaturire (arise – resulter) apparentemente (seemingly – aparemment) ultimi temoi (recent times – derniers temps)
Pillole grammaticali : l’uso del congiuntivo
Oggi sempre più spesso nell’italiano parlato si tende a sostituire il congiuntivo con l’indicativo. Ci sono casi in cui il congiuntivo è, pero’, indispensabile. Il congiuntivo serve per esprimere per esprimere desiderio, dubbio, ipotesi, augurio, speranza, paura, opinione mentre l’indicativo esprime fatti e comunica informazioni.
Il congiuntivo si usa soprattuto nelle frasi secondarie, ma ci sono casi in cui è necessario anche nelle frasi principali:
Esortazione: Abbia pazienza
Concessione: Venga a trovarmi quando vuole
Dubbio: Non è arrivato. Che abbia perso il treno
Augurio: Magari vincessi alla lotteria!
Esclamazione: Sapessi cosa ho visto!
Il congiuntivo nelle frasi secondarie è introdotto dalla congiunzione che.
E’ necessario usare il congiuntivo:
– dopo le congiunzioni e le espressioni subordinate affinché, perché, benché, sebbene, come se, nel caso che, a condizione che, nonostante che, senza che, prima che, purché
Es: Gli ingredienti perché Le Meraviglie, opera seconda di Alice Rohrwacher riscuotesse il successo della critica c’erano tutti
Ma ci sono voluti i dodici minuti di applausi esplosi in sala dopo la proiezione del film e la vittoria del Grand Prix, secondo premio più importante a Cannes, affinché se ne accorggessero anche gli italiani
Benché stia meglio, non vuole tornare a lavoro
Verrò a condizione che tu sia li
– Con aggettivi o pronomi indefiniti: chiunque, dovunque, qualunque, qualsiasi, qualunque cosa
Es: È un film sulla vita e sul modo in cui chiunque cerchi sempre di adattare le proprie regole a quelle del mondo
Dovunque io vada tu sarai con me
– Dopo verbi che esprimono:
Dubbio: Non sono certo di cosa sia successo
Timore: Temo che non riesca a finire in tempo
Opinione: Credo che voi stia esagerando
Stato d’animo: Sono felice che si siano riappacificati
Concessione: È permesso che si mangi in camera
Speranza: Spero che tu possa guarire presto
Desiderio: Voglio che tu compri questo libro
stato d’animo: Sono felice che tu sia qui
– Dopo espressioni impersonali come: bisogna che, è necessario che, è opportuno che, occorre che, è bene/èmale che, è meglio che, è utile che, è giusto che, puo’ darsi che
Es: È utile che vi compriate un ombrello
Può darsi che lui arrivi più tardi
Bisogna che facciate i vostri compiti
Ecco alcuni link dove trovate degli esercizi:
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=2817[/embed]
http://lab.chass.utoronto.ca/italian/verbi/congiuntivo.html[/embed]
http://esercizi.clessidra.eu/congiuntivo.html
http://www.italianonline.it/congiuntivopresente3.htm
http://www.italianonline.it/congiuntivopassato4.htm
Ed il trailer del film
http://www.mymovies.it/film/2014/lemeraviglie/trailer/
Buon lavoro!
Tags: Alice Rohwacger, api, concessione, congiuntivo, desiderio, dubbio, esercizi, fata etrusca, italiano, Le meraviglie, miele, Monica Bellucci, opinione, paura, Umbria
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