Improvvisazione teatrale per migliorare la lingua orale
Nel 2010 la Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo decide di includere nell’offerta formativa della Summer School laboratori teatrali finalizzati a sviluppare prevalentemente l’abilità di produzione orale. La finzione scenica, l’interpretazione di personaggi immaginari, l’uso di costumi, l’energia creativa del linguaggio teatrale, il forte coinvolgimento e affiatamento che si realizza nel perseguimento di un progetto performativo comune, favoriscono un forte impatto emotivo, motivazione ed efficacia all’espressione linguistica. I commenti degli studenti che hanno partecipato ai laboratori teatrali sono positivi. In particolare sono tre gli aspetti su cui i pareri dei partecipanti dirigono maggiormente l’attenzione: la voglia di comunicare in una lingua straniera senza troppe inibizioni e in un’atmosfera divertente; una forte empatia e allegria tra i partecipanti; il coinvolgimento di elementi extralinguistici spesso poco curati all’interno di una lezione di lingua standard (gesticolazione, prossemica, prosodia).
A partire dall’edizione Summer School 2013, dunque, la Scuola di Lingua italiana per Stranieri decide di dedicare all’efficace unione di italiano e teatro un intero corso speciale, dal titolo: “Improvvisazioni sceniche e narrazione creativa”.
Lasciando intatta la cornice altamente motivante e l’atmosfera giocosa, l’obiettivo linguistico diventa più puntuale e mirato: migliorare la capacità di gestire la rapidità e imprevedibilità dell’interazione orale. In conseguenza di tale specificità comunicativa, anche le tecniche teatrali da cui si attinge vengono maggiormente circoscritte: sono tecniche del teatro d’improvvisazione di grandi autori e registi quali Viola Spolin, Keith Johnstone e Augusto Boal.
Il programma prevede dunque la realizzazione di compiti comunicativi via via più complessi, all’interno di scenari che cambiano continuamente. Da scene semplici si passa a interazioni sempre più elaborate e imprevedibili, grazie all’inserimento di elementi paradossali, conflittuali o poco conformi alla routine.
Inoltre per dare più spontaneità alle scene, rendere il coinvolgimento emotivo più autentico e dare più credibilità ai personaggi, si parte sempre dalla narrazione di storie: storie inventate o realmente vissute dagli studenti o storie prese da testi letterari, cinematografici e teatrali forniti dal docente.
Ai partecipanti non è richiesta alcuna caratteristica speciale, se non la voglia di condividere con altri la propria creatività. Le persone che hanno esperienza teatrale sono benvenute ma non è una caratteristica necessaria
Scuola di Lingua italiana per Stranieri, Università di Palermo
Tags: elementi extralinguistici, improvvisazione teatrale, lingua italiana, lingua orala, lingua parlata, narrazione creativa
Trackback dal tuo sito.