Didattica/ La lingua italiana si puo’ imparare a tavola e assaporarla con “gusto”

Imparare l’italiano con gusto, intorno ad una tavola imbandita con buoni piatti tradizionali. È la scommessa di “Italian language dinner table”, il programma di apprendimento dell’italiano messo a punto da Natalia Olivieri a Milano. L’idea è semplice quanto originale: coniugare l’amore per la lingua italiana e per il buon cibo in un’atmosfera rilassata e informale che favorisce l’apprendiemtno in modo quasi inconsapevole.

Come ad una normale cena tra amici si può cominciare con le presentazioni (che danno lo spunto per fare lo spelling e rivedere l’alfabeto) e, successivamente,  con l’aiuto di materiale didattico, ampliare la discussione per mettere in pratica alcune costruzioni grammaticali particolari o più semplicemente arricchire il vocabolario descrivendo la propria professione.

I commensali, inoltre, utilizzando delle vignette possono inventare delle storie e condividerle con gli altri invitati innescando un momento di conversazione che, pur partendo da un fatto non realmente accaduto, porta i presenti ad interagire tra di loro in lingua italiana utilizzando forme grammaticali e sintattiche assolutamente reali.

Tra un piatto e l’altro c’è spazio anche per qualche momento goliardico, sempre costruito e pensato per praticare la lingua italiana in un cotesto disteso e confidenziale. Insomma si ride, si scherza, s’impara e si assapora il gusto della lingua italiana. Una formula che vale per il pranzo, per la cena o per l’aperitivo quando un buon piatto di pasta può offrire lo spunto per un’unità didattica originale e gustosissima. La tavola diventa l’occasione per ritrovarsi tra amici e fare una chiacchierata “guidata” in lingua italiana e, alla fine, tutti tornano a casa con le papille gustative soddisfatte e più ricchi dal punto di vista culturale e linguistico.

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