
Rifiuti Zero, Italia da sempre in prima linea contro lo spreco (B2-C1)
“No alla combustione dei rifiuti nei cementifici”. È il coro che l’8 e 9 novembre si leverà dal comune di Barletta, in Puglia, dove da anni gli ambientalisti mettono sotto accusa un cementificio che brucerebbe rifiuti riciclabili. Qui il movimento Rifiuti Zero ha organizzato una due giorni di protesta e sensibilizzazione che vedrà la partecipazione anche delle delegazioni di Spagna, Slovenia, Serbia, Inghiltera, Stati Uniti e Giappone. Un appuntamento internazionale che conferma il ruolo di primo piano che l’Italia da anni ricopre nella battaglia per il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti. L’Italia è stato, infatti il primo paese europeo a raccogliere la sfida dei Rifiuti Zero e lo ha fatto grazie alla tenacia, all’ostinazione e alla costanza di un insegnante elementare, Rossano Ercolini.
combustione (burning -brûlage) rifiuti (garbage – déchets) cementifici (cement kilns – fours à ciment) ambientalisti (environmentalist – écologists) ricopre (plays – joue) ostinazione (stubborness – obstination) costanza (perseverance – persévérance) raccogliere la sfida (to take up the challenge – relever le défi)
La sua battaglia è iniziata in una piccola cittadina toscana, Capannori, dove Ercolini insegna in una scuola elementare e dove l’amministrazione regionale negli anni ’90 aveva progettato la realizzazione di un inceneritore. Ercolini si è messo di traverso. Ha sensibilizzato la popolazione e con lui si sono schierati moltissimi cittadini. Tutti assieme hanno fondato l’associazione “Ambiente e futuro” e dopo anni di battaglie e scontri, hanno vinto la loro guerra. Il progetto dell’inceneritore è stato abbandonato e la Regione, messa alle strette, ha affidato a Rossano Ecolini il compito di mettere a punto un piano strategico per la raccolta, il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti nell’intera provincia di Lucca.
l’amministrazione regionale (regional government – gouvernment regional) aveva progettato (had planned -avait prevu) inceneritore (incinerator -incinérateur) ha sensibilizzato (made aware – a sensibilisé) si sono schierati (have aligned – se sont rangés du côté) scontri (clashes – affrontements) ha affidato (committed – a confié) compito (task – tâche) mettere a punto (developing – élaborer)

I bambini di Capannori vanno l scuola con il servizio Piedibus, accompagnati da ausiliari del Comune
Una sfida che Ercolini non ha esitato a raccogliere. Ispirandosi al movimento Zero Waste della città di San Francisco, l’associazione “Ambiente e futuro” è presto diventata Rifiuti Zero Italia e il traguardo dell’azzeramento dei rifiuti obiettivo raggiungibile. Oggi Capannori ricicla più dell’ottanta percento dei suoi rifiuti ed è diventata un modello per moltissimi altri comuni italiani. In più di duecento hanno abbracciato le teorie del movimento Rifiuti Zero e messo in pratica le dieci e semplici regole per ridurre la quantità di rifiuti e salvaguardare l’ambiente. Ma c’è di più. Il modello Capannori è stato esportato in Europa. È nata Zero Waste Europe, di cui Ercolini è presidente, e città come Parigi hanno avviato il processo per adottare le buone tecniche del riciclo e del riutilizzo.
azzeramento (zero setting -mise à zero) raggiungibile (achievable – réalisable) hanno abbracciato (have embraced – ont adopté) salvaguardare (to prtect – potreger) hanno avviato (have strated – ont commencé)
Per tutto questo Rossano Ercolini nel 2013 ha vinto il Goldman Environmental Price, l’equivalente del premio Nobel per l’ambiente, e la sua attività per la sensibilizzazione e il rispetto dell’ambiente continua senza sosta. Zero Waste Italy sta raccogliendo le firme per proporre una legge rifiuti zero per l’intero Paese e la speranza è che anche la Comunità europea approvi una legge che riconosca il modello rifiuti zero e lo promuova. “La vita usa e getta minaccia la salute pubblica e brucia il futuro dei nostri figli”. Ha ripetuto in questi anni più volte Ercolni. E lo ha anche messo per iscritto in un libro, “Non bruciamo il futuro”, in cui racconta la propria esperienza e spiega le dieci regole da seguire per un futuro senza rifiuti.
continua senza sosta (continues unabated – continue san rêlache) usa e getta (throw away life style – usage unique)
1) La separazione alla fonte; 2) la raccolta porta a porta; 3) compostaggio 4) il riciclaggio; 5) la riduzione dei rifiuti; 6) riuso e riparazione; 7) tarriffe in base alla produzione di rifiuti; 8) recupero; 9) centro di ricerca e progettazzione per gli oggetti non riciclabili; 10) azzeramento dei rifiuti attraverso un vasto percorso di sostenibilità che coinvolge anche le imprese. Su quest’ultimo punto c’è tanto da fare. Alcune imprese cominciano a dimostrarsi sensibili rispetto al problema della riduzione del packaging. Ercolini sta già lavorando con un’impresa del caffé italiano per sviluppare capsule riutilizzabili e, proprio su questi temi, il prossimo 14 novembre si terranno a Parma una serie di incontri (parteciperà anche Erik Assadourian del Worldwatch Institute e Paull Connet, tra i fondatori del movimento Zero Waste) il cui scopo è indicare dei percorsi di sostenibilità per un sistema alimentare di qualità, fuori dallo spreco e dall’incenerimento.
fonte (source) raccolta porta a porta (curbside collection -collecte sélective) riuso e riparazione (re-use and repair – réutilisation et réparation) tariffe (rates – taux) recupero (recovery – récuperation) cominciano a dimostrarsi sensibili (are beginning to be sensitive – comencent à être sensibles) temi (issues – questions)
Rifiuti Zero guarda, quindi lontano. In questi anni Capannori è diventata il trampolino di lancio per la diffusione di un modello ambientalista ispirato allo sviluppo sostenibile del territorio al di là di ideologie e colore politico. Ma c’è bisogno che su quel trampolino salgano tutti i soggetti interessati, perché solo con l’impegno di tutti – insegna il mestro Ercolini ai suoi allievi – la Democrazia può vivere e crescere e si può aspirare ad un futuro migliore per i nostri figli.
trampolino di lancio (springboard – tremplin) al di là (beyond – au-delà)
Modi di dire con il verbo METTERE
Nell’articolo ci sono alcuni modi di dire con il verbo METTERE. Mettere nel suo significato più comune vuol dire collocare qualcosa in un certo posto o in un certo modo. Ma esistono moltissime diverse utilizzazioni del verbo mettere a seconda delle parole da cui è fatto seguire.
Es: Gli ambientalisti mettono sotto accusa un cementificio
Mettere sotto accusa vuol dire denunciare che qualcuno è colpevole di qualcosa
Ercolini si è messo di traverso
Mettersi di traverso vuol dire ostacolare qualcuno nel fare qualcosa
Ma Regione, messa alle strette, ha affidato a Rossano Ecolini il compito di mettere a punto un piano strategico
Mettere alle strette vuol dire portare qualcuno a fare qualcosa che non aveva preventivato
Mettere a punto vuol dire elbaorare un progetto per un scopo specifico
Lo ha anche messo per iscritto in un libro
Mettere per iscritto vuol dire scrivere qualcosa per decretarne l’importanza o la veridicità
Hanno messo in pratica le dieci e semplici regole per ridurre la quantità di rifiuti
Mettere in pratica vuol dire attuare, realizzare qualcosa sulla base dei consigli o degli insegnamenti di qualcuno
Buon lavoro!
Trackback dal tuo sito.
João Tescaro Junior
| #
Bell’articolo!!! Bravo Ercolini!!!
Reply