In cima ai campanili per riscoprire la musica della tradizione (C1-C2)

Italyamonews inaugura oggi una nuova rubrica “Interviste audio” in cui saranno pubblicati i file audio delle interviste realizzate da Paola Gagliano e le loro trascrizioni. Vi suggeriamo di ascoltare prima l’audio cercando ci comprendere quello che viene detto e solo successivamente ascoltare l’intervista seguendo il testo. Ripetete l’operazione più volte e alla fine provate a leggere l’intervista ad alta voce coprendo la voce dell’intervistato. È un ottimo esercizio non solo per la pronuncia, ma anche per l’intonazione. Inoltre vi permette di capire le differenze che ci sono tra l’italiano scritto (più formale) e quello parlato.

Per iniziare basta cliccare sul link qui sotto o ricopiarlo e lanciarlo con google.

Buon ascolto e buon lavoro!

http://www.campanaribergamaschi.net/trasferimenti/Intervista-campane-completa.mp3

Si è svolto gli scorsi 4 e 5 maggio il 54° raduno nazionale dei campanari. E come sempre è stato un momento di riscoperta della musica e delle tradizioni popolari italiane. Nella cornice di Casalecchio di Reno, In Emilia Romagna, ben 15 gruppi di campanari italiani e stranieri si sono riuniti per far risuonare in ogni angolo del paese le vecchie melodie campanarie che una volta richiamavano la popolazione al centro del paese e che con gli anni e l’avanzamento tecnologico stavano rischiando di scomparire. Ma grazie al lavoro di decine di volontari, amanti del suono delle campane, le musiche dei campanari del secolo scorso sono state recuperate e in molti casi trascritte su spartito per non andare più disperse.
Luca Fiocchi è uno dei custodi della tradizione campanaria. Presidente della “Federazione campanari bergamaschi”  (http://www.campanaribergamaschi.net/) da anni lavora per il recupero e la promozione della tradizione campanaria in provincia di Bergamo e non solo.

Luca Fiocchi

Luca Fiocchi

si è svolto (a eu lieu – took place) raduno (meeting – rassemblement) campanari (bell ringers – carilloneurs) nella cornice ( in the setting – dans le cadre) richiamavano (summoned – appelaient) stavano rischiando di scomparire (were in danger of disappearing – étaient en danger de disparitioin) recuperate (recovered – récupérés) spartito (score – partition) custodi (guardians – gardiens)

Benvenuto Luca, come nasce questa passione per le campane?
La passione per le campane nasce in maniera abbastanza casuale, ovviamente nel nostro territorio, in particolare in Lombardia, abbiamo un grande numero di campanili e il suono delle campane fa parte davvero della quotidianita di quello che uno ascolta. Si sentono molte piu campane nelle periferie e nei paesi un po’ meno nelle città, ma in ogni caso chiunque nel corso della vita ha avuto modo di poter sperimentare il suono delle campane ha colto la sua grande intensità. Nel ’95 mi sono avvicinato alla musica della tradizione e a Suisio, un paese in provincia di Bergamo, ho trovato le campanine, cioé uno strumento costituito da risuonatori in vetro che erano contenuti all’interno di una cassetta in legno, una sorta di xilofono completamente popolare che emetteva un suono assolutamente dolce e estremamente affascinante. Da qui è scattata un po’ la passione e l’idea di andare ad indagare all’interno del grande fascino del suono antico. In questo modo abbiamo capito ed ho visto anche la relazione che esisteva tra il suono della campanine e il suono delle campane. Cioé le campanine erano uno strumento di esercizio per il campanaro che poi eseguiva ed esegue in cima al campanile suonando melodie che potremmo defininre a carillon, cioé con una dinamica molto simile a quella delle tastiere che si trovano in Francia sulle grandi torri campanarie. A questo punto ho unito la passione della ricerca, che viene dalla mia esperienza universitaria, alla passione per la musica della tradizione e abbiamo trovato che si trattava di una tradizione, quella delle campane, che stava scomparendo. A mano a mano i campanili venivano elettrificati e di conseguenza sparivano le memorie, le autentiche memorie portatrici. Da qui l’idea di iniziare un progetto per poter salvare la tradizione, provare a riproporre in qualche modo in veste nuova un suono assolutamente arcaico.

in maniera abbastanza casuale (randomly – au hasard) campanili (belfry – clocher) periferie (suburbs – banlieues) ha avuto modo di poter sperimentare  (has got to be able to experience – a été en mesure de connaitre) ha colto (got – a saisi) risuonatori in vetro (glass resonators – résonateurs de verre) cassetta in legno (wooden box – boîte en bois) da qui è scattata (hence begun – d’ où s’est declenchée) cioé (that is – c’est-à-dire) eseguiva (executed -exécutait) tastiere (keyboards – claviers) stava scomparendo (was dying away – était en train de disparaître) a mano a mano ( little by little – petit à petit) in veste nuova (in different guise -nouveau aspect)

Un campanaro mentre suona le campanine

Un campanaro mentre suona le campanine

Quando e come nasce la Federazione campanari bergamaschi?
La federazione campanari bergamaschi nasce nel 2002 un po’ con l’idea di mettere insieme le varie realtà musicali che avevo conosciuto nella mia indagine, quindi campanari della pianura della provincia di Bergamo, delle valli. Abbiamo costituito nel 2002 la prima associazione mettendo insieme suonatori storici, qualche giovane cercando di avvicinare anche curiosi. In questo modo abbiamo provato ad organizzare concerti di campane e riproporre il suono su campanili che da tempo non avevano più il suono di campane a festa. Diciamo che la Lombardia è stata una delle zone maggiormente colpite durante la seconda guerra mondiale, dalla requisizione, la requisizione bellica e con l’elettrificazione tra gli anni 70 e 2000 si era persa proprio la nozione di suono, l’ascolto del suono delle campane. Sul finire degli anni ‘90 in più la Regione aveva fatto uno studio sugli agenti inquinanti e tra gli agenti inquianti a livello acustico erano state incluse le campane. Quindi le campane erano state equiparate in un certo modo al rumore di moto, piuttosto che a qualsiasi altro elemento della quotidianità urbana che potesse disturbare l’orecchio. In questo modo mettendo sullo stesso piano campane e rumore di automobili si è creata, a questo punto, una grande perdita. Le diocesi di Lombardia avevano dovuto applicare la disposizione della Regione, quindi andando a limitare il suono delle campane e noi siamo nati proprio in questo frangente, dialogando con le istituzioni per riportare vivo il suono.

pianura (plain -plaine) valli (valleys -vallées) cercando di avvicinare (trying to bring – tentent de porter) da tempo (for a long time – depuis longtemps) campane a festa (pealing bells – cloches à carillon) maggiormente colpite (worst affected – les plus touchées) requisizione bellica (wartime requisition – réquisition de guerre) agenti inquinanti ( pollutants – polluants) erano state equiparate (had been made equal – avaient été égalés) disturbare disturb – perturber) mettendo sullo stesso piano (putting on the same footting – en mettant sur le même plan) perdita (loss – perte) disposizione (regulation – réglementation) in questo frangente ( at this juncture – à ce moment)

Campnari al raduno di Casalecchio di Reno

Campnari al raduno di Casalecchio di Reno

Quanti tipi di campane ci sono? E come si suonano?
Diciamo che le campane come forma possono variare a seconda del sistema di suono che esiste. Diciamo che all’interno della penisola abbiamo molti sistemi di suono a differenza di paesi come la Gran Bretagna o la stessa Francia che hanno un sistema di suono decisamente uniforme. In Italia abbiamo moltissime lingue, dialetti, piatti locali, tradizioni locali e allo stesso modo questa “località” si è riflessa anche nelle campane. In Lombardia esiste il sistema chiamato ambrosiano, in Veneto un sistema detto veronese, in Emilia i sistemi reggiano, bolognese, modenese, in liguria il sistema ligure e dal centro Italia scendendo troviamo un sistema a slancio che è assolutamente identico a quello che si trova in Francia con le cosiddete cloches à voler, cioé le campane a slancio. Scendendo ancora nella penisola, nelle Puglie, in Calabria, in Sicilia e in Sardegna abbiamo poi sistemi di suono in cui le campane rimangono fisse e tocca al campanaro, collegando delle corde ai singoli battacchi, tirare i battacchi e formare delle melodie.

a seconda (depending – en function) a differenza di (in contrast to – contrairement à) decisamente (certainly – certainement) scendendo ancora (further down – plus bas) rimangono fisse (are fixed – sont fixes) tocca al campanaro (it’s up to the bell ringer – c’est au carilloneur) corde (strings – ficelles) battacchi (clappers – battants)

Qual è la situazione odierna dei campanili in Italia? Quante campane tradizionali ci sono e di che tipo?
Il sistema di suono delle campane varia molto a seconda delle zone. Nel caso della zona in cui operiamo noi possiamo ricordare che esistono due sistemi: le campane che si muovono, in maniera abbastanza simile alle cloches à voler quindi alla campane a slancio francesi anche se in questo caso noi possiamo realizzare delle vere e proprie scale musicali, e poi abbiamo un sistema che possiamo definire come di suono a festa, a tastiera, di allegrezza, che è un termine addirittura medievale e poi come dicitura, diciamo cosi, un suono a carillon. Non sappiamo come mai esista questo suono a tastiera e capire il collegamento che possa esistere tra la Francia e la Lombradia. Probabilmente il collegamento viene dal fatto che i collegamenti mercantili, l’importazione di stoffe, di molto materiale che veniva d’oltr alpe – a questo poi si aggiunga l’invasione napoleonica del tardo settecento – tutti questi elementi possono essere stati uno stimolo a far si che in Lombarida si riproducesse quello che era un sistema di suono esistente in Francia. Il sistema di suono cambia profondamente scendendo nella penisola come ho avuto modo di dire. In alcuni casi addirittura il campanaro si mette in cima alla campane per poterle muovere, è il caso dei campanari bolognesi, addirittura in altre località come in Umbria, a Gubbio, si mettono in cima al ceppo delle campane per muoverlo. Anche il numero delle campane varia molto, ad esempio in Lombardia noi abbiamo concerti di cinque, otto, dieci, dodici, campane, in Veneto di sei, nove campane. Il numero di campane si riduce nelle altre regioni in quattro campane, generalmente cinque campane questo perchè non sono più messe in sistema di scala diatonica cioé di tono, tono, tono, do-re-mi-fa-sol, ma con intervalli per creare effetti sonori assolutamente suggestivi.

realizzare (achieve – créer) allegrezza (joyfulness – joie) dicitura (wording – formulation) collegamenti mercantili (trading connections – échanges commerciaux) stoffe (fabrics – tissus) si aggiunga (adds – ajoutez) stimolo (incentive – motivation) ho avuto modo di dire (I have already said – j’ai déjà dit) in cima (on top – sur le dessus) ceppo (structure that connects the bell to the tower – la structure qui relie la cloche à la tour) si riduce (decrease – baisse)

Cmpanari al raduno di Casalecchio di Reno

Cmpanari al raduno di Casalecchio di Reno

Dare un numero è difficile perché si trova proprio al centro della discussione della “Federazione nazionale suonatori di campane” il metodo per poter operare un censimento assoluto. La Federazione nazionale suonatori di campane è nata lo scorso anno e ha l’obiettivo proprio di riunire diversi gruppi o meglio tutti i gruppi che aderiscono all’idea di partecipare ad un progetto comune. Diciamo che all’interno di ogni diocesi e di ogni regione il numero di campane possono variare molto a seconda delle esigenze e di quello che si chiedeva alla campana. Possiamo dire che in molti casi esistevano già intorno agli anni ’80 e ’90 campanili abbandonati, lasciati a sé. E a questo punto con un grosso lavoro paziente di coinvolgimento e di persuasione delle parrocchie siamo riusciti a rimettere in moto un interesse verso il suono della campana grazie all’interessamento anche di giornali e delle televisioni. La tecnologia ci ha aiutato tantissimo, con Internet, a poter mettere in rete singoli appassionati che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di condividere reciprocamente la loro passione. L’altro aspetto molto interessante è stato quello di notare come nel territorio lombardo in particolare esista una quantità sterminata di campane; basti pensare che ogni paese ha per lo meno due campanili, due chiese due campanili, ed ogni campanile ha per lo meno almeno cinque campane. Se pensiamo ad una regione come la Lombardia con almeno nove milioni di abitanti possiamo dire che il numero di campane esorbitante è stato la prova del cosiddetto campanilismo, cioé del desiderio di superare il paese vicino in numero di campane e fondere concerti sempre più grandi.

censimento (census -recensement) aderiscono (adhere to -embrassent) progetto comune (joint project – projet commun) esigenze (needs – besoins) paziente (attentive – patient) coinvolgimento (involvement – implication) parrocchie (parishes – paroisses) rimettere in moto (get off the ground -avons pu relancer) interessamento (efforts) mettere in rete ( to network – menttre en réseau) appassionati (lovers – amateurs) altrimenti (otherwise – autrement) condividere reciprocamente (to share with each other – partager avec les autres)  quantità sterminata  ( vast amount – grande quantité) per lo meno ( at least – au moins) campanilismo (parochialism – localism) superare (overcome – surmonter)

In che cosa è consisita fin qui l’attività della Federazione? Chi sono i vostri soci?
L’attività della Federazione è molteplice. Io come insegnante personalmente ho avuto come primo desiderio quello di costruire una scuola di campane per insegnare ai giovani e quindi riportare viva la tradizione. Non è possibile ovviamente suonare le campane liberamente come si potrebbe fare in casa con una chitarra o un pianforte quindi abbiamo costruito degli strumenti che riproducono il meccanismo del suono a festa soprattuto della tastiera. In secondo luogo abbiamo cercato di coinvolgere suonatori che si erano allontanati, produrre cd che documentino il suono delle campane e allo stesso tempo anche andare a conoscere suonatori a riposo, famiglie di suonatori con ricordi, registrazioni storiche, fotografie e riportare, in qualche maniera, la sensibilità che si era vissuta sino all’inizio degli anni settanta cioé il momento della vera e propria distruzione del suono delle campane. Allo stesso tempo ricordiamo l’attività concertistica, cioé con certi di campanine nelle chiese, nelle piazze, nei teatri e i concerti di campane che vengono fatti sulla cima dei campanili. Allo stesso tempo abbiamo capito come fosse importate aprire i campanili e fare effettuare visite guidate in cima ai campanili. La visita guidata al campanile esisteva già in precedenza ma spesso gli spettatori o i visitatori salivano e trovavano solamente dei campanili con campane si ferme anche belle ma morte, che suonvavano. Invece nel nostro caso abbiamo reinstallato sistemi manuali per cui chi sale sui campanili vede cosa davvero accade quando ascolta il suono delle campane da terra. All’interno della nostra attività abbiamo poi la pubblicazione di materiale in Internet, quindi tutto materiale digitale, servizi di carattere giornalistico, video audio, podcast, quindi materiale scaricabile e riascoltabile. Abbiamo anche molti video didattici per poter imparare il suono delle campanine. Il nostro gruppo la nostra associazione è formata da 131 iscritti e il 60% è formato da giovani, si va dai sette fino ai vent’anni, abbiamo un gruppo tra i trenta e sessanta anni, e poi abbiamo ancora i campanari più anziani, cioé quelli che sono gli autentici portatori della tradizione quelli che ci hanno consentito di recuperare, di cristalizzare e poter trascrivere musica e conoscenze che altrimenti sarebbero andate perse per sempre

ovviamente (of course – bien sûr) in secondo luogo (secondly – deuxièmement) si erano allontanati ( had distanced themselves – s’étaient éloignés) a riposo ( retired – retraités) abbiamo capito (we figured out – avons compri) didattici (instructional – pédagogique) iscritti ( members – membres) è fatto (is made up – est constitué) si va (ranging from – allant de) portatori (bearers -porteurs) recuperare (to recover -récupérer)

campana

Quali progetti avete per il futuro?
Il progetto primo per il futuro è di poter fare un censimento attento delle varie realtà campanarie o meglio dei concerti campanari che sono presenti sulle torri, per lo meno della diocesi di Bergamo cooperando quindi con la Curia Vescovile. Una catalogazione attenta che permetta di capire quale sia la situazione reale. Ricordiamo che durante la seconda guerra mondiale, come detto in precedenza, nel 1942 Mussolini aveva emanato, promosso un decreto con il quale decideva che le campane di maggior peso dovevano essere tolte e donate alla Patria e trasformate in cannoni da guerra, strumenti da guerra. Si diceva: “campane per terra, persa la guerra” questo era il detto degli anni ’42 ‘44. A questo punto poi l’obiettivo è stato quello di recuperare tutta la memoria persa anche sulla fusione delle campane e accanto a questo organizzare iniziative di conoscenza del patrimonio campanario, coinvolgendo giovani, non solo in Italia ma anche in altri paesi costruendo una rete con ragazzi spagnoli, inglesi e di altre nazioni che aiutino a far capire a tutti come in questa comunità europea in cui viviamo non esistono solo i sistemi economici, ma anche il suono delle tradizione.
Grazie mille Luca da parte mia e di tutti i lettori di italyamonews.

catalogazione (cataloguing – catalogue) emanato (issued – promulgué) per terra (on the floor – par terre) a questo punto (at this point – à ce stade)

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Commenti (1)

  • Gerlanda

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    Buongiorno Paola, sono una fan degli articolo di italyamonews e ho scoperto .interviste audio. MOlto interessante e utile per gli studenti. Quando arrivano altre ? Sarebbe anche interessante combinare un articolo italyamonews con l’audio per una prova di ascolto per esempio. Grazie. Gerlanda

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