In scena a Torino la poesia del cinema esordiente (B2-C1)

Oggi italyamonews pubblica una corrispondenza da Torino di Simone Scafi, docente d’italiano alla scuola Abbeyschool Ciao Italy

torino filmSi sono accesi lo scorso 21 novembre i riflettori sulla trentunesima edizione del Torino Film Festival. Una grande rassegna cinematografica che raccoglie i cortometraggi, i lungometraggi ed i documentari dei registi giovani, italiani e stranieri che ancora non sono famosi al pubblico nazionale ed internazionale. Il TFF è ricco di sezioni dedicate ad autori italiani, stranieri e ad artisti particolari; il direttore del Festival è Paolo Virzì, al secondo mandato dopo il successo del 2013. In queste occasioni Torino si dipinge di cultura, di internazionalità, di colori e di suoni che la rendono attraente oltre l’eleganza che già possiede.

 i riflettori (spotlights – lumières) rassegna (festival) dedicate (devoted -consacrés) mandato (term)

Paolo Virzi

Paolo Virzi

Frequentando il Festival si possono incontrare molti personaggi della cultura torinese ed anche italiana. Registi, attori, scrittori e giornalisti entrano ed escono dai diversi cinema che ospitano la rassegna. Una figura interessante che attraversa la città in questi giorni di cinefilia è lo studente di cinema, normalmente  del D.A.M.S. (Discipline dell’arte, musica e spettacolo). Sono ragazzi universitari che si trovano al centro di una rassegna affascinante, dedicata a chi di cinema si nutre e non a chi vive il cinema solo come svago leggero. Così è possibile osservare questi studenti che passano da una sala all’altra, muniti di taccuino, estasiati, contrariati, critici e riflessivi; intenti nel formarsi un’opinione, un’idea, uno stile od alla ricerca di una linea da imitare. Lo sguardo dei ragazzi è acceso, stimolato e stimolante.

frequentando (by attending – en assistant) cinefilia (love for film – amour por le cinèma) si nutre (feeds on – se nourrit) svago (entertainment – divertissement) estasiati (entranced – fascinés) contrariati (disappointed – mécontents)

Interessanti sono anche gli sguardi e le espressioni dei ragazzi che cercano di acquistare il biglietto più conveniente che possa permettere di vedere il maggior numero di film e cortometraggi. Anche quest’anno il Festival percorre le vie della città. Il cinema Reposi (via XX settembre), il cinema Massimo (via Verdi) ed il cinema Classico (Piazza Vittorio Veneto) ospitano l’evento permettendo agli spettatori di vedere anche le parti della città più belle e più eleganti. L’evento cinematografico si integra in maniera perfetta nel quadro dall’atmosfera fredda ma viva di Torino.

più conveniente (cheapest – moin cher) percorre (runs through – se déroule) si integra (fits – s’intègre)

Pasolini diceva che la poeticità dei film classici non era ottenuta usando un linguaggio poetico, ma narrativo. I film non sono poesie ma racconti. Proprio partendo da questa considerazione, il TFF è un Festival dedicato al cinema di poesia e i film che attraversano Torino non raccontano solo storie ma punti di vista, stili e culture attraverso il linguaggio coraggioso che spesso solo i giovani riescono ad avere.

 poeticità (poetry – poèsie) partendo (starting – à partir) attraversano (cross – attraverse)

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

La rassegna torinese celebra il cinema degli esordienti ed allo stesso tempo dei registi dimenticati o meno conosciuti. Ricorda i personaggi che hanno reso il cinema una magia, una poesia o lo specchio della società rappresentata. La cultura italiana che dovrebbe essere veicolata agli italiani ed agli stranieri deve necessariamente passare anche da queste rassegne che permettono ai più curiosi o fortunati di conoscere un tipo di cultura italiana e torinese che sicuramente all’estero non arriva. Gli stranieri stessi, in Italia, per studio o lavoro, dovrebbero appassionarsi ad eventi come il TFF, perché sono una porzione non ripetibile di cultura italiana e di cinema. Molti dei film in concorso o in rassegna non vedranno mai la luce nei cinema italiani o stranieri. Probabilmente resteranno relegati all’esperienza unica del Festival. Motivo in più per presenziare ed assistere.

veicolata (conveyed – transmise) esordienti (first timer – débutantes) concorso (competition)

Tutto è iniziato nel lontano 1982 (anno in cui la nazionale italiana di calcio vince i Campionati del Mondo in Spagna), quando il 25 settembre 1982 esordisce la I Edizione del Torino Film Festival Giovani. Con molte difficoltà economiche e qualche pausa (1983 e 1986) negli anni il Festival ha acquisito sempre più fama e più seguito. Ora è considerato uno dei Festival più interessanti ed underground del panorama del cinema giovane. Oltre che trampolino di lancio per i registi esordienti, è anche un’occasione di celebrazione per registi del passato e per artisti dimenticati o meno conosciuti. Molti addetti ai lavori paragonano il Torino Film Festival al Sundance Film Festival americano.

esordisce ( begins – commence) ha acquisito (has gained – a pris) più seguito (more followers – plus d’adeptes) paragonano (compare – comparent)

Simone Scafi

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Pillole di ortografia/ Quando si usa CU o QU

I suoni qu e cu sono identici (corrispondono, cioè, allo stesso fonema), non si possono, quindi distinguere ad orecchio. Da qui le difficoltà che molti studenti, anche italiani, hanno nela trasposizione grafica di questi fonemi. Ci sono tuttavia delle regole generali che possono aiutare e ridurre gli errori. Vediamo quali sono.

Quando il suo CU/QU è seguito da una vocale la forma corretta è QU. All’inizio di parola si usa sempre la forma qu: quaderno, quesito, quinto, quota, quadro. Tranne 5 eccezioni: cui, cuocere, cuore, cuoco, cuoio.

Se la u, invece, è seguita da consonante, la grafia corretta è CU. Ma ci sono alcune parole che non seguono la regola e fanno eccezione: cuore, cuoco, cuoio, scuola, circuito, taccuino, innocuo, cui, vacuo, arcuato, cospicuo, acuire, proficuo, promiscuo, riscuotere, scuoiare, scuotere, cuocere, evacuare, percuotere.

Si usa CQU nella parola acqua e in tutti i suoi derivati e composti acquazzone, acquedotto, acquitrino, acquaio, acquolina, acquaragia, acquario, acquamarina, risciacquare. Inoltre si usa cqu nelle parole: acquistare, acquisire, nacqui, tacque, acquirente, piacque, giacque.

Il suono cq può sembrare uguale a quello di una doppia c o q, ma in italiano non si raddoppiano quasi mai queste due lettere (c e q) tranne che nell” parola “taccuino”  e soqquadro.

Ecco un link per esercitarsi un po’!

http://sbspaziotest.altervista.org/SECONDA/08SUONIDIFFICILICINQUE/08SECONDAA-9/08CUQU.htm

Buon lavoro!

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