Pillole/ Costruzione del verbo piacere
Il verbo piacere ha una costruzione particolare e spesso rappresenta un ostacolo difficile per gli studenti stranieri. Ciò che piace, infatti, non è l’oggetto della frase ma il soggetto, e la persona che prova “il piacere” è espressa sotto forma di complemento indiretto.
a qualcuno (complemento indiretto) piace qualcosa (soggetto)
Es: Mi (A me) piace la pasta, A te (Ti) piace la pizza
Attenzione: se il soggetto è plurale anche il verbo è al plurale.
Es: A me piacciono gli spaghetti, Vi piacciono i film d’avventura?, A Maria piacciono i libri
– Il soggetto del verbo piacere può essere un verbo all’infinito o un’intera proposizione, in entrambi i casi piacere è alla terza persona singolare.
Es: A me piace mangiare (soggetto) a letto
Le piace definirsi (soggetto)
A voi piace che lui suoni il piano di sera (soggetto)
– Nei tempi composti con il verbo piacere si usa sempre “essere”
Es: Mi è piaciuto il vino, Vi sono piaciuti i primi piatti
– Quando il complemento indiretto è espresso con un pronome si può usare sia la forma tonica che quella atona
Es: Mi piace il vino/ A me piace il vino, Vi piacciono i film horror/A voi piacciono i film horror
Attenzione: A me mi: NON SI DICE. Anche se molti italiani commettono comunemente l’errore nella lingua parlata
– Ecco alcuni verbi che si utilizzano come piacere:
bastare, occorrere, volerci, mancare, dispiacere, restare, servire interessare, disgustare, attrarre, sembrare, parere e succedere
Ed ecco alcuni link per esercitarsi un po’ e l’articolo di riferimento per questa pillola grammaticale:
http://www.locuta.com/piacere_1.htmse
http://cr.middlebury.edu/Italian%20Resources/progetto/grammar/exercises/piac_pro_ind_st.htm
Buon lavoro!
Tags: a me piace, costruzione verbo piacere, esercizi, forma atona, froma tonica, grammatica italiana, italiano, mi piace, pronomi indiretti
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Susana
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Eccellente pillola! Grazie mille!
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