La prima scrittrice europea era italiana e femminista (B1-B2)

Festa della donna: Christine de Pizan scrittirce/femminista nacque in Italia e nel 1405 attaccava la misoginia e la disuguaglianza di diritti tra uomini e donne.

Christine de Pizan

Christine de Pizan

Un uomo sposato si lamenta del matrimonio e delle mogli con altri uomini. Le sue parole sono pesanti e velenose . Una donna le legge e si indigna. Le trova false, calunniose , piene di astio e livore . Decide d’impulso di rispondergli per le rime , facendo un lungo elenco di figure femminili virtuose e intelligenti che hanno saputo cambiare la loro vita e il corso della storia. A leggerla cosi questa notizia non ha nulla di straordinario. In rete sono innumerevoli i botta e risposta sulla parità dei sessi, sulla superiorità dell’uomo e sui difetti delle donne. E invece qualcosa di eccezionale in questa polemica  femminista sui diritti-doveri delle donne c’è. È infatti,  la prima della storia. E la donna che ha il coraggio di indignarsi pubblicamente è la prima donna femminista: Cristina da Pizzano, nata a Venezia nel 1365 e, successivamente naturalizzata in Francia con il nome di Christine de Pizan.

Siamo alla fine del 1300, Christine de Pizan, contrariamente alle sue contemporanee, è una donna istruita e colta. Vive e studia alla corte di Carlo V, di cui il padre è medico, e legge molto. Di tutto. Anche le opere misogine di autori come Jean de Meung e Mathieu de Boulogne sur Mer. In quel periodo in Francia il proverbio più conosciuto è “Dio fece le donne per piangere, parlare e filare ”. Un’ingiustiza che Christine non riesce a tacere. Ecco perché nel 1405 prende penna e calamaio e in pochi mesi scrive “La città delle dame”, un’invettiva contro tutti i misogeni in cui descrive una sorta di mondo ideale in cui le donne virtuose possono riscattarsi moralmente ed intellettualmente. Ad aiutarla nella difesa delle donne, ci sono tre entità spirituali: donna Ragione, donna Rettitudine e donna Giustizia a cui Christine esterna i suoi dubbi e la sua rabbia: “Perché le donne non possono fare i magistrati, i giudici o gli avvocati? “Come mai molti scrittori differenti hanno parlato così male delle donne nei loro libri?” “Ci furono donne sapienti ? Sembra che le arti e le scienze siano tutte degli uomini.” Per ogni dubbio, le tre dame raccontano di grandi donne della storia che hanno dimostrato la verità del contrario. Nicostrata, che inventò l’alfabeto latino. Aracne che scoprì come tingere e tessere la lana. Panfila che scopri come ricavare seta dai bachi . Saffo che lasciò versi eterni, Proba che riscrisse l’opera di Virgilio. O le Amazzoni che spaventarono i greci costringendoli alla pace e Didone, che lasciò la sua terra d’origine e che costruì il suo regno (Cartagine) dopo aver acquistato un pezzo di terra d’Africa con astuzia .

Microsoft Word - LA CITTA' DELLE DAME.docDonne famose per il loro coraggio e la loro inteligenza che hanno avuto la meglio su uomini perfidi e meschini . Proprio come Christine de Pizan prima donna in Europa ad aver fatto della propria passione per le arti e la scrittura una professione. Autrice di numerosi volumi e poemi, Christine de Pizan è l’unica donna letterata professionista e femminista del suo tempo. Vedova e con tre figli, riuscì a vivere dei suoi scritti dando voce alle proprie esperienze e ai propri sentimenti. Moltissimi sono i componimenti in cui descrive lo stato di solitudine in cui si trova dopo la morte dell’amato marito e quelli in cui interviene nel dibattito filosofico dell’epoca. Le sue opere sono caratterizzate da una ricercata combinazione di ritmo e rime e dall’espressione dell’amore cortese, che ingentilisce l’animo se devoto alla donna.  Una donna che non è affatto inferiore all’uomo. Tutt’altro . “Perché – scrive la de Pizan – se il costume fosse di mandare le bambine a scuola, elle capirebbero l’arte e la scienza come si deve”.  Oggi, a distanza di molti secoli,  le cose sono cambiate,  le donne vanno a scuola, hanno il diritto di voto, possono abortire, divorziare e denunciare l’uomo che le maltratta. Ma non è cosi dappertutto. Ci sono parti del mondo in cui la donna è ancora considerata un esssere inferiore, una merce di scambio. La strada indicata da Christine de Pizan sei secoli fa è quella giusta ma il traguardo è ancora lontano.

Qui un video sull’opera di Christine de Pizan

Modi di dire con la parola rima

Rispondere per le rime è un modo di dire che pare risalga al medioevo quando si usava gareggiare con botta e risposta in rima. La gara prevedeva, infatti, che le rime della risposta ripetessero quelle della proposta. Oggi nell’uso comune rispondere per le rime vuol dire reagire, replicare in modo vivace e senza complimenti a quanto è stato detto in maniera scortese, a un’osservazione sgradita e simili. Anche controbattere punto per punto affermazioni poco convincenti

Es: E decide di rispondere per le rime , facendo un lungo elenco di figure femminili virtuose e intelligenti

Cantare in rima: dire qualcosa in modo molto chiaro ed esplicito. Anche dover ripetere più volte un’affermazione, un ordine, un invito e simili. Spesso scherzoso o ironico.

Es: Vedi di cantare in rima, altrimenti nessuno ti capisce!

 

 

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Commenti (1)

  • JANET SKYRME JONES

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    che donna straordinaria !
    baci !

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