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Dall’Africa all’Italia viaggiando sulle strade dell’arte (B2-C1)

Oggi italyamonews ospita un articolo di Marina Colonna

calafrika manif

I primi tre giorni di agosto la cultura africana entra da padrona a Pianopoli, un paese della Calabria, in provincia di Catanzaro, nel sud Italia, con l’ormai consolidato appuntamento di Calafrika Music Festival (http://www.associazione-migrazione.org/), giunto alla sesta edizione. A dialogare sui temi della negritudine e della letteratura nera, l’associazione MigrAzione, che promuove anche l’edizione 2014 del festival e si avvale del prestigioso contributo di Cheikh Tidiana Gaye, premiato e riconosciuto poeta e scrittore senegalese di nascita e italiano di adozione; il primo africano a tradurre i versi di Senghor in italiano.

consolidato (well-established – affermi) giunto (come to – arrivé à) temi (issues – questions) si avvale (avail oneself of – se prévaloir) i versi (the poems – les poèms)

Cheik

Cheikh Tidiana Gaye

Durante le tre serate si alterneranno momenti di letture di brani, musica, recitazione di poesia africana con i reading dell’artista senegalese, Mokodu Fall, un’artista completo che attraverso la pittura riesce a conciliare la sua passione per il cinema, la poesia, la musica. Le vie del centro storico di Pianopoli nei giorni 1, 2 e 3 agosto, si trasformeranno in un grande palcoscenico sul quale, unico protagonista, sarà il confronto fra la cultura locale e quella africana. Una sfida che l’associazione MigrAzione ha lanciato sei anni fa, nella convinzione di rendere possibile una fusione “con la pura, danzante e sacrale parola nera”, che nel villaggio globale sembra essersi affacciata ancora solo timidamente. Esistono contaminazioni e fusioni di letterature, culture che spaziano dai poeti francesi, agli scrittori russi, ai filosofi tedeschi che fanno capolino nelle librerie, nelle biblioteche e nelle nostre case, dove invece stentano ad imporsi i capolavori della letteratura africana. E, forse, non è un caso se proprio dal profondo sud d’Italia, crocevia dei destini di migliaia d’immigrati, nasce l’esigenza di spalancare le porte alla cultura africana.

brani (pieces – piéces) riesce a conciliare (manages to combine – parvient à combiner) palcoscenico (stage – scène) unico (only – seul) sfida (challenge – défi) nella convinzione (in the belief – dans la conviction) fusione (merger -fusion) essersi affacciata (to be appeared – être apparue) spaziano (ranging from – allant) fanno capolino (peep out – passent la tête atravers) stentano (find it hard – trouvent difficile) profondo sud (deep South – extrême sud) capolavori (masterpieces – chef d’œuvres) spalancare (open – ouvrir)

Mokodu Fall

Mokodu Fall

 “Perché – spiega il vice presidente dell’associazione MigrAzione, Simone Giardino – il nostro interesse verso i temi sociali che riguardano i cicli di emigrazione è alto, in quanto riguarda e ha riguardato anche noi calabresi. Il nostro intento è quello di invertire la rotta che finora ci ha assimilato all’Africa per le negatività, noi vogliamo esaltare, invece, i capisaldi delle affinità con questo popolo e il festival è un occasione di fusione, in quanto lancia dei messaggi nelle diverse forme interculturali: abbraccia discipline artistiche, dibattiti, ed anche momenti ludici per favorire il coinvolgimento di bambini e ragazzi in intense attività che iniziano la mattina e continuano fino a notte e tutte orientate ai valori come il rispetto dei diritti umani, la valorizzazione del territorio, le contaminazioni tra le varie culture, non trascurando di promuovere il territorio nel quale il festival viene ospitato”.

che riguardano (concerning – qui concerne) intento (aim – objectif) invertire la rotta (reverse the trend  – renverser la tendance) finora (so far – jusqu’à présent) in quanto (because – parce que) momenti ludici (moments of games -moment de jeux) favorire il coinvolgimento (to encourage the involvement – encourager la partecipation) valorizzazione (promotion) non trascurando (not neglecting – en négligeant pas) ospitato (hosted – organisé)

Pianopoli è un paese situato a 250 metri sul livello del mare nelle colline dell’Amato. Si presenta come un tranquillo paesino della piana lametina con un clima mite durante l’inverno e un piacevole fresco in estate. Sul sito di Calafrika Festival è possibile visionare il programma delle tre giornate.

sul livello del mare (above sea leve – au dessus du niveau de la mer) mite (mild – doux)

Pillole grammaticali: il plurale dei nomi composti

I nomi composti sono quei nomi formati dall’unione di due parole. Per formare il plurale dei nomi composti bisogna tenere conto del tipo di parole che li compongono.

Nomi composti da due sostantivi:

se i due sostantivi sono dello stesso genere (maschile+maschile; femminile+femminile), il plurale si forma cambiando la desinenza del secondo elemento:

l’arcobaleno – gli arcobaleni; il cavolfiore – i cavolfiori; la madreperla – le madreperle; l’autostrada – le autoastrade

se i due sostantivi sono di genere diverso, il plurale si forma cambiando solo la desinenza del primo elemento:

il pescespada – i pescispada; il centrotavola – i centritavola; il capobanda – i capibanda;

ma – la banconota – le banconote; la ferrovia – le ferrovie;

I nomi con il prefisso capo

quando il composto è maschile, il plurale si forma cambiando la desinenza del primo elemento: il capoufficio – i capiufficio;

quando il composto è femminile in genere il plurale è invariato: la capoclasse – le capoclasse; mentre in alcuni casi si forma cambiando la desinenza del secondo elemento: la caporedattrice – le caporedattrici;

In alcuni casi possono cambiare entrambe le parti il caposaldo – i capisaldi o seguire la regola del plurale – il capolavoro – i capolavori

alcuni composti nome+nome sono invariabili:

il cruciverba – i cruciverba; il fondovalle – i fondovalle; il crocevia – i crocevia.

Nomi composti da nome+aggettivo:

i nomi formati da un nome e da un aggettivo prendono in genere la desinenza plurale di entrambi gli elementi:

la cassaforte – le casseforti; la terracotta – le terrecotte; la cartastraccia – le cartestracce;

ma possono presentare anche diversi tipi di formazione del plurale:

il palcoscenico – i palcoscenici; la cartapesta – le cartapeste; il camposanto – i camposanti;

Nomi composti da aggettivo+nome:

cambiano solo la desinenza del secondo elemento:

il francobollo – i francobolli;  l’altoforno – gli altoforni; il bassorilievo – i bassorilievi; il biancospino – i biancospini;

se il nome è di genere femminile prendono la desinenza del plurale entrambi gli elementi:

la mezzaluna – le mezzelune; la malalingua – le malelingue; la falsariga – le falserighe.

I nomi composti da verbo + sostantivo

I nomi formati da un verbo e un sostantivo si comportano in maniera diversa a seconda se il sostantivo è singolare o plurale.

Se il sostantivo è plurale, il nome composto resta invariato:

l’accendisigari – gli accendisigari, lo stuzzicadenti – gli stuzzicadenti, il portombrelli i portaombrelli

Se il sostantivo è singolare, il nome composto può assumere la desinenza del plurale o rimanere invariato. Assume la desinenza del plurale quando il sostantivo componente è di genere maschile:

il passaporto – i passaporti, il parafango – i parafanghi

Rimane invece invariato quando il sostantivo componente è di genere femminile:

l’aspirapolvere – gli aspirapolvere, il portacenere – i portacenere, il salvagente – i salvagente

Verbo + verbo e verbo + avverbio

I nomi costituiti da due forme verbali o da una forma verbale e un avverbio sono invariabili al plurale.

L’andirivieni – gli andirivieni, il saliscendi – i saliscendi, il viavai – i viavai

Ecco alcuni link per esercitarsi un po’

http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=5876

http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=5683

 

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